Dal 1 Luglio 2018 sarà obbligatorio, per tutte le partite IVA documentare gli acquisti di carburante per autotrazione con la fattura elettronica. Va in pensione definitivamente la vecchia scheda carburante.
I pagamenti andranno effettuati solo ed esclusivamente con pagamenti tracciabili carte di credito, di debito, bancomat, assegni circolari e non. In buona sostanza tutto escluso il contante od il baratto.
Sarebbe, secondo i nostri soloni, un modo per contrastare l’evasione…
Immaginate i costi per i distributori di carburante e le ricadute sulle partite IVA che dovranno documentare con un documento fiscale, magari ogni 10 euro che mettono nel serbatoio!!! Per non parlare dei self service. Dal 1 Luglio solo più rifornimenti diurni e a pompe aperte salvo che i distributori non si dotino di nuovi e sofisticati sistemi di emissione di fatture in loro assenza.
Il 30 Aprile 2018 l’Agenzia delle Entrate ha diramato una bellissima circolare n. 8/E del 30/4/2018, che a leggerla mi si è accapponata la pelle! Ai distributori viene riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle commissioni addebitate dal gestore dei mezzi di pagamento ma, ciliegina sulla torta, tra tutti si sono accorti di essersi dimenticati di mettere la targa dell’autoveicolo sulla fattura come elemento obbligatorio!
Ancora bellissima interpretazione: ogni acquisto accessorio effettuato con il rifornimento dovrà essere anch’esso documentato con fattura elettronica: acqua per il lavavetri, olio motore, riparazioni… e le caramelle che uno si volesse comprare dove le indicherà? Ovviamente sulla fattura elettronica!
Insomma, a parte l’ilarità della situazione, dal 1 Luglio tutte le partite IVA dovranno:
- Effettuare rifornimenti di carburante per autotrazione pagando con strumenti tracciabili (carte credito, bancomat, etc.);
- Dotarsi di un QRCode (codice a barre bidimensionale) per poter trasmettere i propri dati all’esercente;
- Richiedere la fattura elettronica ad ogni pieno o rabbocco del serbatoio.
- Dotarsi di PEC Posta Elettronica Certificata o di codice identificativo rilasciato dall’Agenzia delle Entrate per poter ricevere la fattura elettronica (se sprovvisto di PEC andarsela a cercare sul sito dell’Agenzia delle Entrate in un’area riservata). In alternativa potrà delegare un intermediario a ricevere le sue fatture elettroniche.
- Tenere il giornale di bordo del veicolo (altra disposizione in vigore da qualche tempo) che prevede che per la deducibilità integrale dell’IVA di furgoni e non destinati esclusivamente all’attività la tenuta del predetto)
Diciamo che, se verranno superate queste prime difficoltà avremo contribuito tutti a debellare l’evasione!